Il Nipote

Il Nipote
Il suo Barsport

mercoledì 23 ottobre 2013

Piccolo per sempre

La scorsa settimana, più qualche giorno, ho incontrato il mio passato.
Dopo diversi, molti, anni, ho pranzato con quello che, per diverso tempo, ho pensato potesse essere il mio futuro.
Un pranzo molto tranquillo, dai toni distesi.
Dai sorrisi sinceri, forse affievoliti dal tempo ma finalmente onesti e senza rancore.
Un pranzo del quale avevo bisogno.

Mi serviva come l'aria.

Dovevo avere delle risposte a domande mai espresse.
E le ho avute.
Finalmente.
Quelle che cercavo, che per anni ho sperato di trovare.

Quelle risposte che ti fanno venire via col volto sereno.

Col sorriso a metà, ovviamente, per essere l'incompiuto, ma anche perché, in fondo, è quello che vuoi.
Che volevo.

Che sono.

A distanza di giorni da quell'incontro, la gara di Philip Island.
Campionato mondiale di MotoGP.
Rossi, Valentino, finisce sul podio, terzo.
Il giorno dopo, sulla Gazzetta dello sport, spunta una foto di quel podio.
Due ragazzini, dei giorni moderni e lui.
Guardate il suo volto.
Anni di corse, anni di vittorie, anni bui.
Un terzo posto fortunato eppure, guardate che faccia.

Nel vedere quella foto, ripenso a quelle parole.
Trovate nella mail, scritta dal mio passato, qualche giorno dopo il pranzo.
Parole che recitavano, testualmente:

...Quando ti ho visto, l'altro giorno, ho capito tu pensi ancora alle tue fantastiche moto, a divertirti, e di avere una storia seria, mi sa' che non ne hai voglia [....]

Ed allora sorridi.
Resti li, seduto, al tavolo di un bar, con un cafè davanti e la musica nelle orecchie.

Che dire, è proprio vero, alcuni di noi non cresceranno mai.
Io?
Sono uno di loro.

Piccolo per sempre.


Rossi, terzo, è il più felice.



Piccoli per sempre.

Il Nipote


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